trio
Con Susy e la sua Amica
di remida67
25.10.2012 |
19.418 |
1
"Gliel'ho dato e ho lasciato che mi risucchiasse nella sua calda bocca..."
La mia ragazza, Susy, ed io ci siamo incontrati sull'autostrada. Ero sdraiato sotto la mia Porsche 914, cercavo di fissare una leva che si era svitata e nella mia mente inventavo torture sempre più raffinate per il tedesco che l'aveva disegnata, quando ho sentito un'altra macchina scoppiettare dietro a me. Avevo quasi finito e quando sono scivolato fuori da sotto la macchina, mani ed avambracci sporchi di grasso, ho visto un'altra 914 parcheggia dietro la mia. Emergendo dal sedile del conducente, Susy si è diretta verso di me. Neppure la preoccupazione e la frustrazione sul suo viso riuscivano a danneggiare il suo aspetto. Un metro e sessantacinque per 55 chili, una figura fantastica plasmata da stretti jeans di pelle, camicia verde, occhi blu e capelli rossi che scendevano a cascata dalle spalle fin sopra i seni sodi.La sua macchina si era fermata e l'aveva parcheggiata dietro alla mia; potevo per favore dargli un'occhiata? Sorridendo, l'ho data l'occhiata ma guardavo soprattutto lei, pur dandomi da fare per risolvere il problema. Dopo aver rimosso alcune parti e riparato i connettori corrosi, ho cominciato a rimontare. A un certo punto stavo cercando freneticamente uno di quei bulloni "speciali" che abbondano nelle automobili e non riuscivo a trovarlo. Susy si è chinata, ha preso qualche cosa e mi ha domandato:
"E' questo quello che cerca?"
Ringraziando la mia buona stella, ho detto di sì, era quello il pezzo, ho girato intorno alla macchina, l'ho preso dalla sua mano, mi sono chinato e gli ho dato un rapido bacio leggero sulle labbra per ringraziarla di avermi salvato dalla pazzia. Ho dato un'occhiata alle mie spalle mentre fissavo il bullone ed ho visto che Susy mi fissava.
"Tutto a posto." Ho detto, "avvii e mi faccia vedere se funziona."
Ha avviato la Porsche che si è messa a ruggire, ma aveva ancora bisogno di una messa a punto.
Abbiamo parlato per un po' ed io le ho dato il mio numero di telefono dicendole di venire da me sabato ed avremmo rimesso in forma la macchina.
Il sabato abbiamo sistemato la macchina ed abbiamo finito per andare a cena insieme.
Molte sere più tardi, dopo il cinema e mentre eravamo fermi nel traffico, Susy mi ha preso la mano, si è chinata verso di me e mi ha sussurrato in un orecchio; "Ti voglio"!. Sono rimasto senza fiato per un momento poi mi sono girato e l'ho baciata appassionatamente, la mia lingua ha trovato la sua ed ha iniziato la vecchia danza rituale. Abbiamo battuto ogni record per raggiungere il mio appartamento, dove ci siamo dilettati l'uno con l'altro per ore.
Quasi un anno più tardi, il mio capo mi ha "dato in prestito" la sua casa in Riviera per alcuni giorni, dicendo che durante l'estate raramente l'usava. Abbiamo guidato nella calda atmosfera d'agosto, siamo arrivati alle 4 del pomeriggio e la prima cosa che abbiamo fatto è stato un bagno insieme godendo della nostra privacy (a quel tempo viveva ancora con i suoi genitori che facevano questioni ogni volta che passava fuori la notte).
Poco dopo si è recata al negozio mentre io preparavo qualcosa da mangiare; ho sentito la Porsche entrare nel garage e poi un suono di voci.
Susy è entrata ridendo con due grandi sacchi di viveri, seguita dalla bionda più incredibile che avessi mai visto.
Mi ha presentato Giovanna, la sua migliore amica quando andavano al liceo, che stava trascorrendo le vacanze dall'università con alcuni amici. Giovanna era incredibile, sbalorditiva, splendida. Non ci sono parole che la descrivano a sufficienza. Un metro e settantacinque per sessanta chili, lunghe gambe, magre e con l'abbronzatura accentuata dai pantaloncini bianchi, seni piccoli e sodi nascosti da un semplice top, scintillanti occhi blu, capelli biondi oro che raggiungevano la metà della schiena ed un piccolo corpo sodo ed in forma. Ma era il suo viso, il suo sorriso, che avrebbero potuto tentare un santo. Combinati col suo sguardo da camera da letto ed i movimenti aggraziati, avrebbe potuto risvegliare i desideri in un monaco. (Allora ne sapevo poco, ma ne avrei saputo di più in seguito).
Abbiamo parlato mentre Susy e Giovanna preparavano verdure ed altre cose stuzzicanti per la cena, e naturalmente abbiamo invitato Giovanna a restare. Bevendo un delizioso vino rosso, siamo rimasti nel soggiorno a parlare e ridere fino a che la cena non è stata pronta. Mi piaceva lo scontro verbale con queste signore, ricevere e dare stoccate bollenti. La cena è stata un successo favoloso, il vino ed il nostro chiacchierare amichevole hanno creato una calda atmosfera. Sentivo che le ragazze avevano gli stessi sentimenti...era molto divertente!
Ci siamo seduti fuori ai bordi della piscina nella calda oscurità ed abbiamo continuato il nostro gioco di "stoccate" mentre continuavamo a bere vino, ed il gioco diveniva sempre più divertente con i doppi sensi che volavano fra di noi. A mezzanotte abbiamo deciso di smetterla, promettendo che il giorno dopo saremmo andati a fare shopping con Giovanna.
Susy ha mostrato all'amica la stanza degli ospiti ed ha parlato con lei per alcuni minuti prima di venire nella camera da letto principale che avevamo riservata a noi.
La notte era ancora molto calda, mi sono sdraiato sul letto, nudo, in attesa che Susy mi raggiungesse.
Una volta spogliatasi mi è scivolata accanto, ha fatto correre una mano sul mio stomaco fermandosi sul torace, quindi si è sporta su di me e ha cominciato un bacio lungo e appassionato. Incontrollatamente la mia asta ha cominciato a gonfiarsi ed ingrossarsi in risposta ai rapidi movimenti che la sua lingua faceva intorno alla mia. Lentamente ho stuzzicato la sua lingua attirandola nella mia bocca, questa mi ha riempito accendendo un bruciante desiderio nei miei lombi. Gli ho accarezzato un capezzolo col dito sentendolo divenire eretto e duro. Ho fatto correre delicatamente la mano sulla sua mammella prima di circondarla e strizzarla. Le anche di Susy hanno trovato la mia coscia quando si è appoggiata completamente contro me ed ha spinto la sua pelvi in avanti strofinando il suo monte contro di me. L'altra mia mano errava sul suo corpo, carezzandogli e toccandogli le zone che sapevo essere più sensibile. Le lingue erano ancora intrecciate e danzavano, le mie mani hanno afferrato e stretto il suo culo. Gli ho tirato verso l'alto una natica e poi l'ho rilasciato per tirargli l'altra, avvicendando i colpi.
Susy si è lamentata sottovoce nella mia bocca, le sue mani tiravano la mia testa
contro le sue labbra. Ho infilato la mano tra le sue natiche per raggiungere la sua micia morbida e stretta.
Mi aspettavo che fosse umida, immediatamente pronta per la mia lingua.
Quando le mie dita hanno trovato e cominciato a aprire le labbra, si è lamentata
un po' più forte ed ha fatto scivolare le anche sulla mia coscia per darmi miglior accesso. Il mio dito ha trovato la sua apertura, già bagnata di passione e, mentre facevo scivolare all'interno il dito, i suoi umori hanno cominciato a fluire liberamente. Sentivo i suoi succhi scivolosi sulla coscia mentre lei inarcava la schiena spingendo contro il dito che la scandagliava.
Sono rimasto sorpreso dalla sua intensa eccitazione e quando ho fatto scivolare un altro dito dentro si lei ha emesso un rantolo affannoso prima di abbassarsi a soffocarmi con un bacio appassionato.
Ho sentito uno scricchiolio ma ho creduto che si trattasse del vento.
Susy ha fatto scivolato le anche sopra di me e si è abbassata direttamente sopra
il mio cazzo rigido facendomi scivolare facilmente dentro di lei. La mia voce, lamentosa, sembrava lontana e mi sono irrigidito quando ha preso la mia asta profondamente nella micia. Susy, seduta su di me con le mani sul mio torace, ha cominciato a salmodiare "Mi piace averlo dentro, mi piace averlo dentro, mi piace averlo dentro, Dio! Mi piace dentro"!.
Ho tirato la sua testa verso di me e l'ho soffocata di baci, per non disturbare Giovanna ma anche per alimentare il mio desiderio. Ora il rollio delle sue anche era più veloce e si è alzata dalle mie labbra per respirare. Le mie anche incontravano le sue e mentre continuavamo sentivo un benessere dentro di me. Non volevo venire prima di lei e stavo rallentando quando lei ha sbattuto il bacino contro di me macinando duramente il mio cazzo con la sua passera. Quando si è irrigidita ed è rabbrividita ho capito che non potevo resistere più a lungo e quando l'ho vista stringersi con forza le tette, ho eruttato come un vulcano profondamente dentro di lei.
Si è sdraiata restando con la testa sul mio torace ed ambedue eravamo coperti di sudore prodotto dal nostro chiavare. Ho sentito di nuovo un cigolio e guardando verso una delle porte dell'armadio, mi sono accorto che era leggermente aperta. "Dovrò chiuderla" ho pensato mentre scivolavo nel sonno completamente appagato. Susy, con il mio cazzo rammollito ancora dentro di lei. mi ha baciato dolcemente la guancia ed il mento prima di addormentarsi anche lei.
Più tardi, quando mi ha fatto uscire e si è accoccolata sotto le lenzuola, ho deciso di alzarmi ed andare in bagno e mentre ero alzato chiudere l'armadio. Uscito dal bagno ho cominciato a spingere la porta per chiuderla, ma poi ho deciso di vedere che genere di armadio era. Aperta l'anta, ho scoperto che si trattava di una porta della camera degli ospiti! Attraverso la porta vedevo l'interno della camera, illuminata da un morbido chiarore di luna, ed il letto su cui era Giovanna, con una T-shirt arrotolata intorno al collo, le anche nude ed i seni che brillavano al chiaro di luna. Le gambe erano aperte e semi distese, una mano era tra le cosce, l'altra su una mammella tirava con forza un capezzolo. La guardavo affascinato mentre lei agitava le anche e muoveva la mano sulle aree sensibili, carezzando ed eccitandosi. Il mio cazzo, ancora umido degli umori di Susy, ha cominciato a crescere. Ho iniziato ad accarezzarmi lentamente, prendendo piacere dalla visione di Giovanna. Le sue mammelle erano piccole ma i capezzoli erano pieni e grandi e coprivano la punta delle sue tette. Lo stomaco era piatto e i capelli tesi e biondi circondavano la testa come un'aureola. Le cosce magre e sode mostravano muscoli flessuosi ed io ho pensato alla mia lingua che correva sul suo corpo.
Improvvisamente le sue anche si sono agitate furiosamente, il suo culo si è contratto e ha emesso piccoli miagolii così bassi che ho dovuto tendere le orecchie per sentirli. Mentre cominciava a rilassarsi, la sua mano continuava ad accarezzare la micia; mi sono messo dietro la porta per non essere visto. Lentamente ho cominciato a chiudere la porta, ma i cardini hanno cigolato leggermente, lo stesso cigolio che avevo sentito precedentemente. Giovanna ci aveva spiati! Eccitato ho fatto cigolare di nuovo la porta mentre la chiudevo e sono ritornato a letto con la mente piena delle visioni eccitanti della ragazza che ci guardava mentre chiavavamo appassionatamente.
Mi sono sdraiato sulla schiena vicino a Susy, ancora raggomitolata sotto il lenzuolo. Mentre valutavo se era il caso di dirgli che la sua amica ci aveva spiati, si è girata ed ha messo la testa sul mio torace.
"Ti è piaciuta la visione?" Ha bisbigliato.
"Hmm? Cosa?" Ho risposto, fingendo innocenza.
"Ti piace guardare Giovanna che si masturba?" Ha detto direttamente.
"Lo sai?" Ero sorpreso.
"Uh-huh. Le ho detto di guardarci ma non sapevo come l'avresti presa." ha detto guardandomi negli occhi per scoprire approvazione o rifiuto.
"Era per quello che eri così calda stasera." Ho detto, mentre la verità cominciava a farsi strada dentro di me.
"Non sapevo che mi sarei eccitata. Spero che tu non sia arrabbiato."
"Non essere sciocca. Ora che lo so potrei avere un'erezione permanentemente per tutta la notte."
Ha riso e ci siamo abbracciati, dopo di che ci siamo addormentati.
La mattina seguente Susy si è alzata prima di me e mi ha svegliato con l'odore di caffè fresco. Ho aperto gli occhi, Susy, ancora nuda, avanzava verso il letto con la tazza fumante. Ho centellinato il caffè caldo, aromatico e gli ho dato il bacio del buon giorno. Ha sorriso, mi ha tolto le lenzuola e mi ha appoggiato la mano sulla parte bassa dello stomaco. Ho appoggiato il caffè sul comodino ed ho cominciato ad accarezzarle la coscia.
"Giovanna sa che la guardavi mentre si masturbava questa notte." ha detto con un leggero tono di rimprovero.
"Hmm. Spero che gli sia piaciuto." Ho sorriso.
"Gli è piaciuto." Senza altre parole si è chinata e ha preso in bocca il mio cazzo molle, facendogli turbinare intorno la lingua. Mi sono sdraiato e l'ho guardata mentre continuava massaggiarmi l'asta, rendendola scivolosa e bagnata con la bocca. Ho gettato uno sguardo alla porta ed ho visto che era ancora leggermente aperta. Ho compreso che lei e Giovanna avevano cospirato di nuovo senza dirmelo. Susy sedeva sull'orlo del letto dando la schiena alla porta e gli ho detto di spostarsi sull'altro lato; lo ha fatto senza togliersi il cazzo dalla bocca e la sensazione della torsione dell'uccello nella sua bocca era incredibile.
Quando si è seduta in mezzo al letto, succhiando la mia asta rigida, ho visto che la porta si apriva di parecchi centimetri ed ho potuto vedere un'ombra muoversi dietro la porta. Immaginare Giovanna dietro la porta, a gambe aperte, con le dita che tenevano aperte le labbra della fica ed accarezzavano il clitoride mentre guardava, mi ha eccitato. Oralmente Susy era molto, molto brava.
Le sue labbra spingevano contro il mio cazzo, la lingua colpiva con delicatezza il glande sensibile, le dita mi accarezzano le palle ed i suoi capelli rossi mi carezzavano le cosce e lo stomaco.
Con una mano ho raccolto i suoi capelli per permettere a Giovanna, se veramente stava guardando, di vedere il mio cazzo nella bocca di Susy. Trattenendo i suoi capelli con una mano, con l'altra ho cominciato a torcergli e pizzicargli un capezzolo eretto. Susy ha risposto muovendo la bocca più velocemente, facendo gocciolare la saliva sulla base del mio cazzo, dando una sensazione di caldo e freddo alle mie palle. "Siiii," ho cantilenato, "Succhialo dolcemente. Succhialo profondamente. So che ti piace succhiarmi il cazzo finché non sborro. Ohh, sei troooppo brava!"
Susy si è lamentata leggermente mentre succhiava, sentivo l'eccitazione crescere dentro di lei e la sua bocca ora era così bagnata che la saliva correva come acqua sulla mia asta.
"Ci sta guardando, non è vero?" Ho bisbigliato. "Ti sta guardando mentre mi succhi il cazzo e lo rendi bagnato e sdrucciolevole."
Susy non ha risposto, ma ha abbassato le anche verso il letto, la schiena e le spalle arcuate per continuare nel pompino alla mia verga dura come il ferro. Una mano ha trovato la via della sua micia e ha cominciato a toccarsi mentre mi succhiava.
"Vuoi che mi veda sborrare nella tua bocca?" Ho domandato sottovoce.
Si è lamentata e ha strofinato i denti contro il mio cazzo, mentre mi spremeva le palle dolcemente e le impastava nei loro sacchi. Lentamente ha tirato via la testa dal cazzo, giusto il tempo per profferire una breve frase prima di sommergermi di nuovo.
"Vienimi in bocca!"
Non so se fosse l'idea di essere guardato o il fatto che Susy fosse sempre stata molto timida e non abituata a parlante sporco, la lussuria inaspettata nella sua voce od il fatto che ingoiava avidamente il mio cazzo, ma sono rimasto sorpreso di quanto rapidamente il mio orgasmo è arrivato e della sua intensità. Mi sono sdraiato indietro, ho inarcato le anche fino ad incontrare la sua bocca, lamentandomi e tremando mentre un'inondazione di sperma gli lavava la bocca. La sentivo ingoiare la mia sborra mentre un'altra onda sgorgava dalla testa del mio cazzo. La sua mano pompando e mungendo la mia asta si muoveva più lentamente e mi stringeva sempre più. Ho sentito qualche cosa di bagnato sulla coscia mentre sparavo il colpo finale e la udivo ansimare e cantilenare "Oh siiii" verso di me.
"Ohhhh Dioooo!" Ho esclamato guardando verso di lei. Si era seduta, mi guardava sorridendo con una macchia bianca di eiaculazione sul mento e sul collo e sono rimasto sorpreso nel vedere che mi aveva masturbato per farmi venire anche sulle sue tette sode.
Leccando gocce di sperma dalle dita mi guardava come se volesse vedere se era successo qualche cosa di sbagliato. Mi è venuta un'idea e senza por tempo in mezzo mi sono seduto e gli ho bisbigliato nell'orecchio.
"Voglio che ti alzi, vada verso quella porta e la apra di scatto. Se Giovanna vuole uno spettacolo, gliene daremo uno." Ho indicato le sue tette coperte di sperma.
Ha riso ed è rotolata fuori dal letto quasi correndo alla porta. L'ha aperta completamente mostrando Giovanna appoggia allo stipite, nuda con le mani che si muovevano rapidamente tra le gambe. Gli occhi erano vitrei e sono passati alcuni secondi prima che potesse rendersi conto della situazione e capisse che Susy era lì nuda davanti a lei con le tette bagnate e viscide per la mia sborra. Susy sorrideva con la mano lavorava la passera e Giovanna è ritornata alla realtà.
"Ahhhh." ha balbettato in evidente imbarazzato, ma le sue mani si rifiutavano di abbandonare il biondo cespuglio.
Susy non ha perso tempo, si è avvicinata a Giovanna con una mano che continuava a strofinare la fica coperta di pelo rosso, ha passato un dito sulle tette bagnate e si è chinata avvicinandosi ancora di più a Giovanna.
"Mi piace quando ci guardi mentre veniamo!" ha detto e ha allungato la mano per strofinare il dito bagnato sul grande capezzolo di Giovanna. "Non ti piace la sborra sulle tette?" Gli occhi di Giovanna, mettendo a fuoco le tette di Susy, sono diventati ancora più vitrei ed è caduta sul pavimento, gli occhi chiusi e lo stesso piccolo miagolio che avevo sentito la notte precedente. L'abbiamo guardata per un po', seduta con la schiena appoggiata allo stipite, le gambe aperte, le dita profondamente dentro di lei. Il respiro affannoso faceva salire e scendere le tette, la mano sinistra brillava bagnata.
Quando la respirazione è rallentata, mi sono alzato, mi sono avvicinato e l'ho presa in braccio. Era debole ed il sudore rendeva il suo stomaco delizioso a vedersi. Istintivamente ha avvolto un braccio intorno al mio collo, le sue mani bagnate rendevano sdrucciolevole la mia schiena. Mi sono girato, l'ho portata al nostro letto e l'ho posata dolcemente con la testa sul guanciale. "Non sei arrabbiato?" Mi ha domandato, incredula.
"Non del tutto. Spero che ti sia divertita."
Ci ha guardati e ha sorriso dicendo che si era veramente divertita.
"Non è bella?" mi ha domandato Susy.
"Mmmmm. Deliziosa. Penso che i tuoi capezzoli siano splendidi." Ho detto.
Abbiamo chiacchierato ed abbiamo riso tutti e tre nudi nel letto, dopo di che abbiamo fatto la doccia e siamo usciti a fare shopping. A dire il vero le ragazze hanno fatto acquisti mentre io sono rimasto in piedi ad osservare loro e le altre ragazze per tutto il giorno.
Quando Giovanna è entrata da sola in un negozio per cercare qualche cosa, Susy si è girata verso di me e ci siamo baciati, troppo brevemente secondo me, anticipo prima di tornare a casa.
"Questa notte è il tuo turno di succhiarmi fino a farmi venire mentre Giovanna guarderà!" Ha bisbigliato. "Cavalcherò la tua faccia finché non sarà bagnata fradicia come lo erano le mie tette!"
Nei miei pantaloni si è formata immediatamente una protuberanza, normalmente Susy era molto timida e la innervosiva parlare così. L'ho abbracciata e l'ho baciata con forza, l'ho afferrata per le natiche e l'ho alzata.
"Sì, ma voglio che Giovanna sia nella stanza con noi!" Ho sussurrato al suo orecchio. "a vedere il mio viso bagnato, a vedere che mi vieni in bocca."
Giovanna è ritornata mentre ci bisbigliavamo nelle orecchie e ridendo ci ha detto di trattenere la nostra avidità fino a quando non fossimo stati a casa. Naturalmente quello è diventato, per me, lo shopping più lungo della storia. Più tardi, mentre Susy era andata a provare alcuni vestiti, Giovanna mi si è avvicinata mettendo una mano sul mio stomaco.
"Questa notte voglio guardarvi mentre vi fate venire l'un l'altro." ha sussurrato quietamente.
Mi sono girato, sapendo che Susy non poteva vederci, e ho tirato Giovanna contro di me con forza baciandola. Le sue labbra si sono aperte e la mia lingua ha incontrato la sua, calda ed invitante. Una mano mi carezzava la schiena, ho interrotto rapidamente il bacio ed a mia volta gli ho parlato lentamente così che il mio fiato caldo carezzasse il suo orecchio.
"Ti voglio vicino a noi, nuda, a guardarci venire." Ho bisbigliato. "Ti voglio così vicina da sentire il calore dai nostri corpi, da toccarci quando veniamo."
Giovanna si è abbassata contro me, sussurrando un "sì" sul mio torace.
Dolcemente ho passato la lingua intorno al suo orecchio e poi vi ho soffiato dentro. Si è chinata ancora di più verso di me, singhiozzando.
Mentre finivamo gli acquisti, abbiamo ripetuto questo tipo di preliminari molte volte, sui marciapiedi, nei negozi ed una volta, con le due ragazze contemporaneamente, in un ascensore. Siamo ritornati a casa al crepuscolo e ho insistito per cenare. Mi hanno guardato come se fossi matto, ma mi hanno assecondato.
Abbiamo cenato e di nuovo abbiamo bevuto abbondantemente vino rosso per alzare più in alto i nostri spiriti.
Dopo aver sparecchiato eravamo pronto a strapparci l'un l'altro i vestiti come ci eravamo promessi durante il giorno. Mentre lasciavamo la cucina, ho riempito tre bicchieri di vino e li ho passati a loro.
"Al piacere." Ho detto. Abbiamo toccato i bicchieri ed abbiamo bevuto, guardandoci ciascuno negli occhi dell'altro. Con mia sorpresa è stata la "timida" Susy a fare il primo passo. Ha appoggiato il bicchiere, rapidamente ha sfilato la maglietta dalla testa rivelando le tette bianche come crema ed i piccoli capezzoli induriti. I suoi jeans sono volati via altrettanto rapidamente, mentre Giovanna scivolava fuori dal suo top. Denudatasi, Susy ha cominciato a togliermi la camicia mentre Giovanna scivolava fuori dai pantaloncini. Dopo avermi tolto la camicia, Susy ha guardato Giovanna ed ha cominciato a slacciarmi i pantaloni facendoli cadere rapidamente al pavimento. Ho fatto un passo per uscirne mentre Giovanna, inginocchiata, li teneva fermi e fissava il mio cazzo duro a pochi centimetri dal suo viso.
"Continua," ha detto Susy, "fammi vedere come gli succhi il cazzo."
Giovanna ha esitato solo un secondo prima di afferrarmi la verga con la mano calda e la sua lingua è scivolata bagnata intorno alla cappella. Ha fatto scivolare l'uccello in bocca con facilità, ha fatto scivolare dentro l'asta finché non ho sono sentito la cappella contro il fondo della sua gola. L'ha tirato indietro e poi ha cominciato di nuovo, con un turbinare di lingua che, ne ero sicuro, Susy gli aveva detto che mi piaceva. Ho guardato Susy che, normalmente timida, stava seduta e cominciava a toccarsi il cespuglio, a gambe larghe sul divano. Mentre Giovanna faceva scivolare la mia verga, ha cominciato a toccarsi la micia. Ho sentito si nuovo il fondo della sua gola, aspettando che lo tirasse fuori. Ha fatto una pausa poi, lentamente ha infilato in bocca tutti i miei diciotto centimetri. La sua gola, calda e stretta intorno alla testa del mio cazzo, sembrava un liscio velluto. Il suo naso ha strisciato contro i peli alla base del cazzo e ho dovuto sforzarmi per non spingere contro di lei; non volevo soffocarla e sudavo per lo sforzo. La sua gola indietreggiava ed era come toglierlo lentamente da una fica. Ha tenuto in bocca solo la testa mentre lo tirava fuori, poi l'ha fatto scivolare dentro di nuovo, ha fatto una breve pausa quando la testa ha raggiunto il fondo della bocca, e di nuovo ho sentito la gola spremere la cappella e l'umidore liscio. Ho aperto gli occhi e ho guardato Susy,
sicuro che mostrasse gelosia per il piacere che dimostravo ad un tale pompino, ma lei mi fissava, i piedi contro l'orlo del tavolino, le gambe larghe e tre dita che pompavano con forza e velocemente la sua rossa fessura. Giovanna è scesa sul mio cazzo con un movimento morbido prendendolo tutto in gola. Ho emesso un gemito resistendo all'impulso di fottergli la bocca, sapendo che presto avrei eiaculato.
La voce di Susy è giunta inaspettata e le sue parole erano ancora più inaspettate quando hanno superato la nebbia di lussuria che mi circondava il cervello.
"Le ho detto che il tuo sperma è troppo buooono." Ha detto. "Quindi sborra molto e ti piacerà riempirgli la bocca con la tua calda sborra cremosa."
L'ho guardata, il suo corpo pallido ora aveva un colorito roseo, il sudore accentuava le sue curve, le tette si muovevano al ritmo della mano che martellava il suo monte umido e le sue dita torturavano il clitoride.
Giovanna ha emesso un lamento basso e ha ingoiato di nuovo il mio cazzo, facendomi avanzare le anche e curvare le ginocchia. Di nuovo mi sono lamentato, non volevo venire così presto.
"Spara la tua sborra!" ha comandato Susy, la sua voce risuonava nell'aria pura della notte. "Riempigli la bocca di sperma. Inondagli la bocca!"
La sua voglia lussuriosa, carnale mi ha guidato ad altezze nuove, proprio mentre Giovanna stava tirandolo fuori. L'ho sentita arrivare mentre le sue unghie carezzavano delicatamente e stuzzicavano la linea sensibile che corre tra le mie palle. Cinque ore di implacabile stuzzicare, promettere e desiderare sono uscite tutte in una volta. Gemendo rumorosamente ho sentito rompersi la diga ed il mio affondo delle anche in avanti. Lo sperma veniva vomitato dal mio cazzo come da un pozzo di petrolio e spediva ruscelli caldi nella bocca di Giovanna. Di nuovo e poi di nuovo, sgorgava e poi sgorgava, la punta della sua lingua, calda della mia sborra, continuava a blandire il mio cazzo. Mi è sembrato di versare litri di sperma cremoso e appiccicoso nella sua bocca e lei ne voleva di più. Ho guardato in giù, i suoi occhi erano chiusi, le mani sul mio stomaco, metà del cazzo in bocca e continuava a stuzzicarlo con la lingua. Il suo corpo era scivolato quasi sotto di me e vedevo lo sperma colare dalla sua bocca sul mio cazzo e gocciolare giù per il suo mento, giù sopra il suo torace e sullo stomaco, i suoi capezzoli erano eretti e duri. Quella vista è servita a spremere un altro flusso di sborra, proprio mentre lei faceva uscire il cazzo dalle labbra; un breve filo bianco ha unito il suo labbro superiore alla guancia. La voce di Susy, un sussurro morbido, ha rotto la mia concentrazione su Giovanna.
"Oh Dio siiii Giovanna! Succhiagli lo sperma, bevilo, succhiaglielo fuori dalle palle!"
Le anche di Susy si alzavano dal divano, le gambe serrate intorno al polso, le natiche strette, le mammelle si alzavano ed abbassavano mentre veniva. Il sudore
ora formava gocce che correvano giù per il suo stomaco, giù per le cosce e gocciolava sul divano bagnandolo.
Giovanna era seduta e si sditalinava con occhi vitrei mentre guardava l'orgasmo di Susy. Mi sono chinato al suo orecchio domandandogli se le sarebbe piaciuto guardare Susy mentre veniva sul mio viso. Gli occhi di Giovanna non si staccavano da Susy, ma ha ripetuto "Venire sul tuo viso?" mentre le sue tette hanno cominciato a scuotersi ed il suo corpo è irrigidito. Questa volta ha emesso dei brevi suoni mentre veniva e chiudeva le gambe intorno alla sua mano.
Susy ha guardando l'orgasmo di Giovanna mentre continuava a giocherellare con la sua micia. Ha sorriso quando l'ho guardata, ma ha continuato a guardare Giovanna, il suo corpo sdrucciolevole e bagnato di sperma e sudore.
Mi sono seduto vicino a Susy mentre Giovanna terminava e lei si è chinata a leccare una goccia solitaria di sperma che stava in cima al mio cazzo semi eretto. "Com'è buooono," ed intanto Giovanna si appoggiava contro lo schienale di una sedia; Susy gli si è messa in ginocchio di fianco.
"Vedo che ti sei divertita" ha detto Giovanna debolmente.
"Hmmm sì!" ha riso Susy. "Aveva un buon sapore come ti avevo detto?"
E' sembrato che Giovanna si rendesse conto in quel momento di gocciolare letteralmente di sperma, il collo era bagnato, i capezzoli scuri erano rigati di una crema bianca vaporosa che in parte scivolava giù per lo stomaco sudato verso il cespuglio.
"Siiii! Non scherzavi dicendogli di sborrare!" ha scherzato. "Guardami! Sono infradiciata!"
Susy ha asciugato con un dito una perla luccicante sul capezzolo di Giovanna, quindi se l'è portata alla bocca e l'ha leccata, ha ripetuto poi l'atto con le gocce che c'erano sulle tette ed è tornata ad assaggiarle. Si sono guardate e Susy si è chinata a leccare una striscia sul viso di Giovanna.
Un altro sguardo, più lungo questa volta, e Susy si è chinata a leccargli il capezzolo sinistro, inseguendo e leccando ogni goccia di sperma dalla tetta della ragazza. Susy era chinata, il culo verso di me, ed io ho visto una crema spessa e bianca che cominciava ad apparire intorno alle labbra della fica. Giovanna mi ha guardato ed io ho sorriso leccandomi le labbra e mandandogli baci. Ha sorriso e ha guardato verso Susy che leccava avidamente la tetta per pulirla. Ha messo le mani sotto il mento di Susy e le ha alzato il viso.
"Lui ci sta guardando ora." Ha detto lentamente a Susy. "Dobbiamo dargli il miglior spettacolo possibile."
Non so dire come è iniziato, ma le loro labbra si sono incontrate, il braccio Giovanna ha circondato il collo di Susy che si è mossa e si è messa a gambe divaricate sulle anche di Giovanna, chinandosi in avanti e strofinando le sue tette contro quelle più piccole della ragazza. Hanno continuato a baciarsi mentre lo strofinare di Susy ha cominciato a diventare furioso. Giovanna ha fatto scivolare le mani lungo i fianchi dell'amica in basso, sulle anche, e gli ha abbrancato il culo: gliel'ha spremuto e, inconsapevolmente, mi ha permesso di osservare la micia di Susy che emetteva sempre di più il bianco succo d'amore.
Le mani di Giovanna hanno forzato le anche di Susy contro di se e si sono strofinate fra di loro. Mi sentivo pronto a fottere tutta la notte vedendo quelle due donne in calore.
"Se volete mettere in scena uno spettacolo," ho detto con forza, "facciamolo bene."
Le ragazze mi hanno guardato interrogativamente mentre offrivo loro una mano per alzarsi. Quando sono state in piedi le ho baciate a lungo e con forza eccitandomi a sentire il gusto del mio sperma sulle loro labbra. Ho fatto segno di prendere i bicchieri di vino e, spente le luci, ho detto loro di seguirmi.
La casa era lontana dal paese ed il recinto era ad almeno duecento metri; il cortile posteriore era chiuso solo da una cancellata che lo rendeva visibile da chiunque.
Abbiamo camminato nell'oscurità calda. La luna, all'ultima fase, gettava una luce pallida sulla piscina e sul patio. Ho indicato una sdraio vicino alla piscina e ho preso una sedia singola. Le ragazze non hanno capito finché non l'ho indicata di nuovo centellinando il mio vino. Susy di è sdraiata e Giovanna si è messa a gambe divaricate nella debole luce. Ha messo le mani sulle grandi mammelle di Susy ed ha abbassato la testa per leccarle e succhiarle. Mi sono seduto a guardare la ragazza che, eccitata dall'essere guardata, cominciava ad abbassarsi verso il triangolo rosso arancio. Non ero sicuro che Susy fosse pronta per questo e stavo per commentare quando Giovanna ha immerso la testa nel cespuglio di Susy. La ragazza ha boccheggiato e ha allargato le gambe per poi circondare le spalle di Giovanna. E' scivolata giù e ha alzato le anche fino ad incontrare la lingua che scandaglia il suo umidore. Giovanna si è seduta sulla lounge chair, ha abbrancato il culo di Susy e l'ha portata al suo viso. Mi sono alzato e mi sono avvicinato per abbassare quasi completamente lo schienale della sdraio così da permettere a Susy di alzare le anche più in alto.
Giovanna ha guardato sopra il cespuglio ardente di Susy, penso per vedere se avevo intenzione di fermarle. Gli sono avvicinato e ho cominciato a parlare sottovoce.
"Ti piace guardare e ti piace essere guardata, non è vero?"
"Um-hmmmm!" E' stata la risposta smorzata di Giovanna.
"A lei piace...anche...il parlare sporco," ha detto Susy che evidentemente non aveva obiezioni al trattamento che stava ricevendo, "come tu hai fatto con me una volta. Mi ha detto...che avrebbe voluto...succhiarti...e cosa avresti detto...mentre sborravi."
Ho guardato con attenzione quella bionda, valutandola e cercando di scegliere attentamente le parole. Le piaceva guardare o essere guardata ed il parlare sporco.
"Se qualcuno avesse un binocolo o stesse fuori della cancellata, ti vedrebbe, nuda, mentre succhi quella bella fica rossa."
Giovanna si è lamentata come se qualcuno gli avesse leccato il clitoride.
"Forse mi hanno visto sborrarti in bocca...hanno visto le tue tette fradice di sperma...il cazzo nella tua bocca, riempirti la bocca prima di gocciolare sulle tette." Giovanna respirava affannosamente senza smettere di leccare la micia di Susy.
"Ora ti guardano leccare la fica appiccicosa di Susy. Leccare gli umori dalle labbra della fica, fotterla con la lingua...Ti sto guardando mentre gli mangi la fica, la lecchi, ti bagni il viso...mi sto sparando una sega mentre ti guardo." Susy sentiva Giovanna che la titillava ed il suo desiderio aumentava mentre faceva ondeggiare le anche.
"Siiii, mangiami...leccami...succhiami...Voglio sentire la tua lingua dentro di me."
Susy respirava con difficoltà. "Voglio...che tu venga...mentre mi fotte con la lingua. Voglio...bagnarti...il viso...Strofinerò la...mia...mia...fica...sopra le tue tette."
"Voglio farlo con voi." Ho cominciato di nuovo. "mentre ci guardiamo fotterci l'un l'altro nel miglior modo e con forza. Sei qui, nuda, con le dita nella fica gocciolante...a guardare che ci fottiamo. Voglio vedere di nuovo che la mangi...che bevi i suoi umori dalla sua micia inondata mentre lei lecca lo sperma dalle tue tette."
Giovanna si è allontanata da Susy che ha abbassato le anche sulla sdraio ed improvvisamente è stata in piedi, gli occhi vitrei e brillanti come la luna.
"Ssssiii!" Ha sibilato. "Fottigli duramente la fica. Sborragli dappertutto nella fica ed io mi toccherò il clitoride...leccandola, venendo e venendo e venendo ancora...Oh sssiiii! Fottila dannatamente!"
Quando mi sono avvicinato, Susy è rotolata via dalla sdraio, abbracciando e baciando Giovanna, strizzandogli con forza le tette. La mano di Susy strofinava il cespuglio della bionda duramente e velocemente.
"Vuoi godere, non è vero?" gli ha bisbigliato Susy. "Vuoi stare nuda all'aperto a leccare la mia fica, non è vero?"
Giovanna ha pianto lentamente, "Sì"!.
"No!" ha detto Susy con forza. "Inginocchiati sulla sedia."
Giovanna ed io siamo rimasti sorpresi ed eccitati dall'improvviso cambiamento della piccola Susy. Non avevo idea di quello che volesse fare. Giovanna si è inginocchiata come gli era stato ordinato. Susy ha sistemato la bionda come desiderava. Mi si è avvicinata e mi ha portato alla ragazza dirigendo il mio cazzo nella sua fessura calda e bagnata. "Ora," mi ha avvertito mentre mi spingeva profondamente dentro la passera fradicia di Giovanna, "non muoverti finché non te lo dico."
L'improvviso dominio di Susy su noi ci ha affascinati ed eravamo in attesa di sapere cosa fare. E' andata all'altra capo della sdraio e si è seduta con le gambe ai due lati. Ha aspettato per lunghi momenti prima di continuare e nel frattempo ci guardava. Ho spinto la mia asta profondamente nella fica di Giovanna e l'ho sentita contrarsi, e questo mi diceva che anche lei era eccitata ed ansiosa. "Per prima cosa," ha cominciato Susy. " ora parliamo normalmente, come se nessuno potesse sentirci...non bisbigliamo...come se fossimo nella nostra camera da letto."
Abbiamo aspettato, nel frattempo Giovanna ha stretto il suo anello intorno al mio cazzo, causando un ulteriore irrigidimento. La cosa cominciava ad essere divertente.
"Secondo," e Susy si è rivolta a Giovanna, "voglio guardarti mentre ti fotte. Voglio vederlo martellare la tua micia e sborrare. Terzo: Non mi toccare. Voglio che tu sappia che sono qui, a pochi centimetri, ma non puoi toccarmi a meno che non te lo dica io."
Giovanna si è lamentata ed ha detto "Cagna."
"Uh-huh. Voglio che immagini che la luce in cucina sia tuo padre, tuo fratello, ed altri individui che giocano a poker come facevano quando eravamo al liceo. E tu sei qui nel cortile scuro."
La fica di Giovanna mi ha stretto con forza quando Susy ha menzionato la sua famiglia, poi ancora quando ha cominciato a formarsi dentro di lei quella fantasia.
Susy mi ha guardato, ha riso rauca e ha continuato, "Voglio che tu sappia che ti sto guardando mentre ti fotte. L'ho visto sborrare dappertutto su di te questa notte, ora voglio vederlo sborrare profondamente dentro di te prima che io mangi la tua micia. E per ultimo: Puoi dire tutto quello che vuoi, gridare o ridere. Voglio che questa notte noi continuiamo a venire, poi venire ancora ed ancora."
Giovanna mi ha stretto di nuovo, le sue anche hanno cominciato ad ondeggiare.
"fottila bene per me." ha detto Susy quando abbiamo cominciato.
Ho tirato indietro dalla micia di Giovanna, i suoi muscoli si sono stretti per cercare di fermarmi.
Ho spinto in avanti, seppellendo il cazzo profondamente dentro di lei, sentendo la cappella urtare contro la cervice.
"Oh Dio!" ha gridato Giovanna. "Fottimi!"
"Shhh!" ha avvertito Susy, immedesimandosi nella fantasia, "vuoi che tuo papà ci scopra?"
La fica di Giovanna si è contratta di nuovo. Gli ho afferrato le anche e mi sono immerso dentro di lei che ha cominciato a lamentarsi ad ogni colpo.
"Vai bimbo, fottigli bene la fica. Riempila di sborra. Afferragli il culo nudo e fottila. Vuole essere riempita di cazzo stanotte."
Parlare a voce normale era quasi la stessa cosa di gridare nella quiete della notte. La voce di Susy rimbalzando sui muri della casa sembrava amplificarsi. Si è appoggiata indietro a gambe aperte mostrando il suo scandaloso cespuglio arancione, a pochi centimetri dal viso di Giovanna e ha cominciato a tirarsi i capezzoli mentre martellavo quella micia bionda.
"Oooh, che bello, non è vero? Fottere all'aperto? Allarga le gambe e lascia che ti fotta la fica nuda, profondamente e con forza baby, mungigli il cazzo con la fica. Fatti riempire."
Giovanna andava incontro ad ogni spinta, cercando di bloccare il mio cazzo e le palle nella sua micia. Sentivo la sua crema sulle mie palle.
"Oh, sei così bagnata." Gli ho cantilenato, "Dio, hai una fica così bagnata. Mi piacerebbe che la strofinassi dappertutto sul mio viso. Lascia che ti fotta con la mia lingua, che lecchi la tua fica bagnata."
Ora Giovanna si lamentava rumorosamente, era quasi pronta. Susy stava seguendo una tattica differente, strofinava la sua micia, provocando suoni bagnati proprio davanti al viso dell'amica. Strofinava le dita bagnate sulle cosce e sulle tette della bionda e poi sui suoi capezzoli. Dopo averlo fatto ha interrotto il mio parlare.
"...vieni, bagnagli ancora le tette."
"Oh, Giovanna! Sono così bagnata dalla tua lingua! La mia fica duole. Voglio sentire la tua calda lingua. Fammi venire nella tua bocca. Lascia che bagni il tuo viso con la mia fica. Mangiami! Su seppellisci il viso nella mia fica! Succhiami la fica!" Anche Susy stava perdendo il controllo. Le sue anche si alzavano fino alle labbra di Giovanna.
La micia di Giovanna afferrava e stringeva il mio cazzo sempre più mentre lei si tuffava su Susy; ora la sentivo lamentarsi.
Ho rallentato il ritmo per cercare di prolungare il piacere.
"Ohh, cazzo, che sgualdrine siamo! Mangiami baby, leccami, sssiiiii!" ha pianto Susy.
"Shhh!" ho ordinato. "Non così forte, vuoi che ci sorprendano?"
Giovanna ha alzato la testa, ha spinto molte dita nella micia zuppa di Susy e si è appoggiata contro il mio cazzo. Girando la testa mentre ci pompava tutti e due, ha detto "Non m'importa che ci scoprano! Fottimi la fica! Fottimi! Dio, voglio che veniate tutti e due! Susy, strofina i tuoi umori su di me, bagnami, inzuppami con la tua micia!"
"Dio!" ha gridato Susy. "Che fottuta sgualdrina sei! Sei nuda e fotti nel giardino dove i tuoi genitori possono scoprirti, mi implori di strofinare la mia fica bagnata sulla tua faccia! Siii sei una sporca cagna!"
"Chi è la fottuta sgualdrina nuda che ha spinto la sua fica sul mio viso per tutta la notte? Chi si toccava la fica mentre io venivo? Chi mi ha detto che mi avrebbe succhiato la fica?" ha sibilato di ritorno Giovanna.
"Ohhh baby, mangiami ora!" ha supplicato Susy.
"Non ancora cagna. Ti voglio più eccitata per mangiarmi più tardi." Ha detto Giovanna con in voce piena di desiderio. "Scommetto che ti piace averlo su per il culo, non è vero? Vuoi il suo cazzo in culo?"
Non l'avevamo mai provato, ma Giovanna ha fatto scivolare il pollice bagnato nel culo di Susy mentre continuava a sditalinarla. Susy ha boccheggiato poi si è stretta le tette con le mani lamentandosi.
"Ti piace il mio pollice nel tuo culo?" ha sibilato Giovanna. "Mi piace essere fottuta nel culo." Poi verso di me, "Ti voglio nel mio buco del culo. Fottimi il culo. Riempimelo col tuo grande cazzo. Vienimi nel culo."
Non potevo resistere all'invito e ho tirato fuori il cazzo dalla sua micia, i suoi umori colavano dalla cappella. Ho strofinato la testa del cazzo contro il piccolo buco marrone, spingendo dolcemente. Giovanna l'ha rilassato ed io sono entrato; sentivo la sua micia calda fin dentro il culo.
"Ooohhh sssiiiii! Fai scivolare quel cazzo...su per il mio culo...fottimi il culo."
Giovanna ha abbassato la testa e ha succhiato Susy. Lentamente ho cominciato a muovermi dentro e fuori del buco stretto di Giovanna e sentivo le mie palle urtare la sua micia bagnata. Quando ho aumentato la velocità gli umori hanno cominciato a scendere dalle palle alla sdraio.
"Ohh Dio Susy!" Mi sono lamentato. "Il mio cazzo è tuttooo nel suo culo. Sto profondamente nel suo buco del culo, la sto fottendo per te!"
"Sto venendo!" ha gridato Susy. "Fammi venire!"
"Sssiiiii!" ha gridato Giovanna. "Fai diventare bagnata la tua fica per la mia lingua!"
Susy ha ceduto ed è venuta, Giovanna ha serrato le sue labbra intorno al clitoride. Susy ha smaniato e ha gridato forte mentre veniva.
"Ohhh Dio! Ohhh Dio! Vengoooo!!"
Quando l'orgasmo di Susy è diminuito, ho cominciato a pompare il culo di Giovanna con più forza e più velocemente. Le mie palle, lo scroto schiaffeggiavano la sua fica e la facevano grugnire. Ero al limite di sparare la mia eiaculazione profondamente nel suo culo ma volevo che venisse lei per prima.
Susy si è ripresa rapidamente e continuando nella fantasia si e messa sotto Giovanna per leccargli la fessura gocciolante.
"Oh dio, spero che tuo papà non ci scopra!" Ha detto. "Se esce e ti vede nuda, con la fica gocciolante, il viso bagnato dai succhi della mia fica...se vede che ti stanno inculando mentre io ti lecco la fica bagnata...se tuo papà o tuo fratello vengono fuori e ti vedono bagnata di sudore e di sborra mentre ti inculano...Oh spero che non ci scoprano!"
"Non me ne frega. Fottimi. Fottimi il culo!! Sborrami nel culo, sborrami dappertutto! Mangiami cagna, succhiami la micia!!" Ora Giovanna gridava tentando di raggiungere l'orgasmo.
Susy gli leccava il clitoride. Quando ho spinto mi ha afferrato le palle e ha cominciato a strofinarle contro Giovanna, ha cercato di riempirgli la micia.
Al limite dell'orgasmo, con la lussuria nella voce, ho tentato di portarci anche Giovanna.
"Ok cagna, vuoi che sborri?" Ho ansimato. "sto per sborrare profondamente nel tuo culo; sto per venire e per sparare la mia calda sborra nel tuo culo e nella tua fica mentre lei ti succhia il clitoride. Sto per inzupparti con litri di sperma caldo!! Sto per riempirti di sborra!!"
"Riempimi! Riempimi! Riempimi! Ahhhhhhnnn" ha gridato Giovanna mentre cominciava a venire. Le sue anche si sono abbassate, Susy gli mordeva il clitoride mentre
veniva.
Sentendo incombente la mia inondazione, l'ho tolto dal culo, ho guardato in basso ed ho visto i capelli rossi di Susy, il suo viso sepolto nella micia di Giovanna, una lucentezza di bagnato sulle sue natiche e sono venuto. Tenendo il mio cazzo, ho mirato col primo spruzzo il buco del culo, schizzandogli sopra il caldo liquido, e poi sulla fessura del culo verso la schiena. L'ondata seguente è atterrata sul fondo della fessura di Giovanna, scendendo poi verso il suo clitoride e la lingua di Susy. Il seguente ha seguito il primo, raggiungendo le labbra della fica e fluendo verso il basso. Mi sono chinato spingendo in avanti il culo di Giovanna e ho pompato altri fiotti sopra le tette ed il torace di Susy, poi mi sono appoggiato indietro a guardare Susy che avidamente leccava la bionda per pulirla.
Dopo una rapida immersione nella piscina che aveva un'acqua molto fredda, ci siamo accoccolati su di una coperta a parlare. Ho detto a Susy che ero rimasto sorpreso nel vedere come aveva accettato facilmente di baciare e succhiare Giovanna. Hanno riso e mi hanno detto che l'avevano già fatto un'altra volta, ma la paura le aveva fermate. Conosceva Giovanna fin da quando avevano 15 anni e gli era piaciuto guardarla ed essere guardata, come quando lei ed il suo amico avevano parcheggiato con un'altra coppia in un luogo appartato. Era stata la volta che aveva avuto l'orgasmo più intenso della sua vita fino a quella notte, dopo di che, farlo in privato, era divenuto noioso, godeva ma non così intensamente.
Abbiamo discusso delle nostre "bizzarrie" favorite e lentamente ci siamo addormentati insieme.
Il freddo che precede l'alba ci ha svegliati e mentre la prima luce del nuovo giorno cominciava a strisciare sul cielo, tre persone nude stavano sdraiate sul bordo della piscina, braccia e gambe attorcigliate. Susy si è messa in ginocchio ed attendevamo che l'alba salisse. Mentre accarezzavo profondamente la micia di Susy, Giovanna si è sdraiata mettendosi davanti al viso della ragazza.
"Vedi come sono bagnata?" ha sibilato. "Sto guardando una sgualdrina nuda che si fa fottere in cortile. Sarebbe meglio che tu venissi prima che tuo padre esca e ti veda in ginocchio mentre ti chiavano!"
"Gli piace." Ho detto a Giovanna. "Gli piace avere un grosso cazzo che la pompa nella fica calda e gocciolante. Gli piace succhiarti la micia mentre viene fottuta." Susy si è lamentata strofinando la micia contro di me.
"Sssiii, mi piace quando lo fa." ha continuato Giovanna. "Scommetto che sei tornata a casa tardi dopo che ti ha fottuta, con la fica ancora bagnata e piena di crema; sei andata nella tua stanza, ti sei denudata e hai infilato il dito nella passera bagnata e quindi hai assaggiato la sua sborra, non è vero?"
La micia di Susy era stretta intorno al mio cazzo che spingeva contro l'anello dei suoi muscoli. Ci siamo lamentati. Il sole rendeva il cielo abbastanza chiaro da permetterci di vedere appena il contorno della casa più vicina.
Nessuna finestra era ancora accesa.
"Spero che tuo papà dorma fino a tardi oggi." ha continuato Giovanna, ancora tutta compresa nella sua fantasia. "Se ti scopre nuda con le tette che ballonzolano mentre ti fotte la fica bagnata, coi miei umori sul viso, ohhh, se ti scopre! Vederti nuda con il viso, la fica ed il culo pieni di sborra, ohh!"
Susy respirava sempre più affannosamente e sentivo il cazzo sempre più gonfio dentro di lei. Giovanna era appoggiata alla schiena, la micia a cinque centimetri dalle labbra di Susy. Ho deciso di cambiare soggetto.
"Sta diventando chiaro." Ho detto. "In quella casa c'è della gente. Fra poco si alzeranno, guarderanno fuori dalla finestra e ci vedranno. Vedranno tre corpi nudi che si succhiano e si fottono."
Giovanna si è lamentata e Susy si è tuffata nel suo cespuglio senza essere invitata. Giovanna non ha protestato e l'amica ha conficcato la lingua profondamente nella sua ferita. Giovanna sibilava e ronzava la sua approvazione per il lavoro di lingua.
"Guarderanno e vi vedranno leccarvi l'un l'altra, contemporaneamente io fotto la fica gocciolante di Susy e mentre il mio cazzo si immerge vedranno le sue tette ballonzolare. Vedono le anche di Giovanna sobbalzare mentre viene sul viso di Susy. Diventeranno eccitati e bagnati a guardarci."
I primi raggi di vera luce del sole hanno cominciato ad apparire nel cielo ad oriente.
Il cielo, ancora scuro ad ovest, stava diventando rosa. Ora potevo veder, contro il muro della casa oltre la cancellata, qualcosa che sembrava una bicicletta. Vedevo anche i peli rossi di Susy intorno alla sua fica, le labbra gonfie carezzavano il mio cazzo quando lo estraevo e lo introducevo. Giovanna ha cominciato a parlare come un torrente in piena mentre Susy sembrava essere arrivata al limite.
"Sssiii, succhiala cagna. Mangia quella micia. Avanti sgualdrina fammi venire; fammi venire nella tua bocca! Lo vuoi, non è vero? Vuoi assaggiare i miei umori?
Fottimi con la tua lingua! Voglio venire nella tua bocca come tu hai fatto con me. Fotti! Non stuzzicarmi! Voglio venire! Venire! Fammi venire!"
Ho cominciato a fottere Susy con più forza e più velocemente, sperando di poter fare in modo che ambedue venissimo contemporaneamente a Giovanna.
La brezza del mattino soffiava e passava sui nostri corpi, carezzava le nostre pelli sudate e ci faceva sentire nudi e sensuali.
Le anche di Giovanna salivano, le sue mani hanno afferrato il capelli rossi di Susy per tirarle il viso alla sua micia. Io ho rallentato il ritmo lasciando che godessero per quanto stavano facendo. Susy tirava con forza i capezzoli di Giovanna, tirandogli le piccole tette delicate su fino al cielo, poi ha alzato il viso e ha cominciato a fottere il mio cazzo con fervore animalesco.
"Sssiii. Fottiti la fica. Fottila con forza." Si è lamentata. "Fammi sentire la tua sborra che sprizza dentro di me. Voglio la tua sborra. Voglio che la tua sborra mi bagni. La mia micia è coosì calda e bagnata! Spingi il tuo cazzo nella mia fica e fottimi!"
Giovanna si è alzata ed ha cominciato ad accarezzare le tette di Susy. Ha guardato e poi ha detto "Qualcuno è entrato ed uscito da quella casa. Penso abbia lasciato il giornale"
Non avevo pensato al ragazzo dei giornali, ma fortunatamente non poteva vedere nel cortile attraverso la recinzione.
La cucina dei vicini di casa doveva essere sull'altro lato perché non si vedeva alcuna luce (oppure stavano spiando al buio). Il cielo ora era più brillante alle mie spalle mentre il sole lottava con l'oscurità della notte, vincendo la sua battaglia come faceva da migliaia di anni.
Tutte le teste erano girate verso la casa dei vicini, ma non si vedeva ancora alcuna luce, quando mi è venuta un'idea. Ho detto a Susy, "Piccola sgualdrina eccitata che mi vuoi far sborrare, mettiamo in scena uno spettacolo per i nostri vicini, se stanno guardando."
"Oh siiii." Ha detto mentre il mio cazzo batteva contro la sua cervice.
Ho fatto sdraiare Giovanna sulla sdraio a gambe aperte verso l'altra casa; quindi ho fatto abbassare il viso di Susy alla sua micio fumante. Mentre Giovanna la leccava, Susy faceva correre lo sguardo dalla casa a me e viceversa.
"E adesso?" Ha detto, chiudendo gli occhi a causa dei brividi che Giovanna gli provocava.
"Succhiami." Ho detto posizionandomi davanti a lei.
Si è chinata verso il mio cazzo ed io mi sono mosso lentamente verso di lei finché non ha potuto assaggiarne la punta. Ho stuzzicato e giocherellato finché non è divenuta smaniosa dondolando le anche per il suo incombente orgasmo.
"Lasciamelo succhiare!" Ha richiesto.
Gliel'ho dato e ho lasciato che mi risucchiasse nella sua calda bocca. Il mio cazzo era ancora bagnato dei suoi umori, fresco dove l'aria della mattina lo accarezzava, caldo dove era la sua bocca.
"Allarga le gambe, Giovanna." Ho richiesto. "Mostra loro come è bagnata la tua fica. Mostragli come diventa bagnata quando mangi la micia di Susy. Afferragli le anche e succhiagli la fica! Bevi la sua dolce crema. Falla venire nella tua bocca!"
Le gambe di Giovanna erano spalancate, dal suo buco d'amore fluiva la sua crema fresca, le sue mani tiravano le anche di Susy contro il suo viso.
"Mmmmm. Fammi venire nella tua bocca, Susy." Ho ripreso a dire. "Succhia questo cazzo e fargli sprizzare la sborra calda sul tuo viso. Fagli vedere che bocca calda hai? Ti devono vedere nuda, mentre vengo nella tua bocca e Giovanna ti bagna il viso...le tue tette coperte di calda sborra bagnata e cremosa??"
Susy stava per scoppiare, il suo culo si è contorto e si agitava contro il viso di Giovanna.
"Coprimi di sborra dappertutto. Coprimi. Fammi fare un bagno nello sperma!" Gridava mentre rabbrividiva e la sua fica si contraeva.
"Sborrami sulle tette. Bagnami! Sborra calda...tutta su di me...peer faavore...ora! Sborra su di me! Vieni con meee...spara il tuo sperma...nella mia bocca...sulla mia faccia...nella mia fica! Dammi la tua sborra!"
I suoi occhi blu erano semichiusi e vitrei e mi guardava, implorandomi di venire con lei. Avevo rimosso la sua mano e mi stavo masturbando con abbandono. Ma è stato un commento di Giovanna tra le cosce di Susy che mi ha fatto esplodere.
"Sssiii baby! Dicci ancora che vuoi essere coperta di sperma, piccola sgualdrina!" ha detto; l'essersi riferita a "noi" mi ha pizzicato una corda sensibile. Prima che Susy potesse ripetere le parole ho rilasciato un torrente inesauribile di sperma. Anche lei stava venendo, la sua bocca era aperta ed il primo schizzo gli è finito sul viso e sulle labbra. Mentre arrivava la seconda ondata si è leccata le labbra spingendo fuori la lingua come in un film porno, ed io ho indirizzato un lungo ruscello sulle sue tette e sul collo. Si è chinata in avanti, avida del mio cazzo, a bocca aperta, la lingua ancora fuori ed era a pochi centimetri dalla cappella quando un altro scoppio di calda crema appiccicosa gli è schizzato sulla lingua e sulle labbra. Mi ha risucchiato nella sua bocca e prima che cominciasse a succhiare e mungere la mia asta, ho sentito arrivare altri tre spruzzi.
Giovanna è scivolata fuori da sotto la ragazza strisciando sulla sedia e puntando il bel culo verso la casa vicina, i capelli biondi arruffati e bagnati gli cadevano sulle spalle. La mano di Susy ha tolto un po' di crema appiccicosa dalle sue labbra mentre continuava a mungere da me le ultime gocce. Giovanna ha preso il mio cazzo sgonfio in bocca e ha succhiato e leccato avidamente.
"Ohhh, sono tutt'e due così buoni." Ho ansimato.
Abbandonando il mio cazzo svuotato, si è girata verso Susy, le sue anche stavano ancora dondolando per una lingua che non c'era più, il suo viso bagnato e luccicante nel sole della mattina, ha baciato l'amica con forza sulla bocca. Mentre si abbracciavano si lamentavano e, come ho imparato più tardi, si scambiavano lo sperma muovendo le lingue avanti ed indietro finché ciascuna non aveva ingoiato tutto.
Mi sono appoggiato indietro per riprendere fiato, ho visto che nella casa non c'era alcuna luce e ho guardato le "mie" ragazze. Giovanna cercava di leccare le tette di Susy per pulirle, ma era la "timida" Susy che strofinava le sue tette bagnate contro il viso di Giovanna che teneva la mano nel cespuglio dell'amica e gli carezzava il monte umido.
"Sei ancora eccitata?" Ho domandato a Susy.
La sua risposta è stata un'occhiata che mi ha fatto ancora irrigidire il cazzo.
I suoi vitrei occhi blu erano ancora semi chiusi, le labbra si sono aperte in un lamento, i capezzoli erano ritti e duri. Le sue parole hanno detto tutto.
"Voglio venire ancora! Per favore. Fammi godere di nuovo! Vienimi di nuovo in bocca! Sborra nella mia micia! Peeer faaavoooreee?" Ha supplicato Susy.
Aveva avuto per la prima volta degli orgasmi multipli, e ne voleva ancora. Aveva goduto con la lingua di Giovanna e la voleva di nuovo. Non voleva fermarsi.
Siamo tornati dentro, a letto, e Giovanna ed io a turno abbiamo leccato e stuzzicato portandola a diversi livelli di estasi, portandola a supplicarci prima di farle passare il limite. Finalmente soddisfatta dopo sei (!!) orgasmi, ha guardato Giovanna ed io che ci masturbavamo a turno. Dopo di ciò ho avuto il piacere di sborrare profondamente dentro la fica di Giovanna, quietamente sdraiati ed accoccolati.
Alle nove e trenta Susy ha annunciato con un sorriso ed una mano tra le nostre gambe, che era eccitata di nuovo.
Cosa dicono a proposito delle donne coi capelli rossi?!?
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore.
Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.